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La zona umida e gli stagni

La zona umida è costituita da un ampio bacino di forma irregolare che interessa 25 degli ettari totali dell’Area. Il bacino è caratterizzato dall’avere una grande isola centrale, isole più piccole e dossi affioranti dall’acqua che permettono la permanenza di rive con acqua poco profonda alternate a canali d’acqua con profondità maggiore. Mentre la parte con profondità massima, anche oltre il metro, si trova nelle aree più centrali del bacino allagato.

La gestione naturalistica dei livelli idrici permette di conservare durante le stagioni rive scoperte dall’acqua e caratterizzate dalla presenza di aree fangose o con pochissimi centimetri di acqua, che sono l’ideale per aironi, anatre di superficie e uccelli limicoli (adattati a nutrirsi sulle spiagge limose).

Le specie che si possono osservare nelle acque poco profonde e sulle rive sono: airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta, germano reale, alzavola, marzaiola, canapiglia, mestolone, oca selvatica, folaga, combattente, pittima, beccaccino, piro piro piccolo, piro piro culbianco, piro piro boschereccio, totano moro, avocetta e cavaliere d’Italia.

Dove l’andamento del fondale da origine alle acque profonde è solito vedere lo svasso maggiore, il tuffetto e il cormorano, intenti nel cacciare, immergendosi, piccoli pesci e gli ormai immancabili gamberi della Louisiana.

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